I cavalli del Medioevo
Nel periodo medievale il cavallo era di uso comune, esso era impiegato in battaglia, nei trasporti e nella caccia e questa necessità di utilizzarlo in varie situazioni, favorì la creazione di soggetti morfologicamente diversi.
Probabilmente questa diversità pose le basi per la creazione delle future razze equestri, e anche se mancano documenti attestanti una selezione programmata, nelle raffigurazioni pittoriche e grafiche del periodo è possibile riconoscere le varie tipologie di cavalli.
Ci limiteremo in questa sede a dare una breve descrizione dei tipi di cavalli di cui le cronache dell’ epoca fanno menzione:
- il destriero era il cavallo da battaglia, di mole considerevole, dovuta alla necessità di trasportare cavaliere, armi ed armatura. Questi soggetti erano addestrati con grande cura, s pesso a loro era affidata la vita del cavaliere, erano abituati ai rumori ed alle situazioni impreviste dei combattimenti in modo da non impaurirsi e disarcionare il cavaliere, il nome deriva dall’ abitudine di portarlo sottomano alla destra del cavallo utilizzato nei trasferimenti.
- il corsiero veniva impiegato nei tornei dove velocità e mole creavano una massa d’urto considerevole adatta disarcionare gli avversari.
- il palafreno era il cavallo da viaggio, spesso questi animali erano degli ambiatori perché questa andatura consente la velocità del trotto ma è molto più confortevole.
- il ronzino era un animale da soma, doveva essere forte e resistente.
- il cortaldo era deputato a trasportare le armi e l’equipaggiamento del cavaliere, il nome probabilmente deriva dall’ usanza di mozzare la coda al cavallo usato per tale lavoro.
Le dame normalmente usavano cavalli di piccola taglia denominati chinee, al tempo le signore montavano sia come gli uomini, sia sedute su una sorta di sedia con poggiapiedi che veniva fissata sul cavallo con tutta una serie di corregge di cuoio, non erano disdegnati muli e asini specie per i servitori e per le masserizie.
Col passare degli anni e con la necessità di proteggersi da armi sempre più sofisticate, fu necessario creare cavalli che potessero sopportare pesi di oltre tre quintali, peso costituito in gran parte dalle protezioni metalliche sia del cavaliere e che del cavallo, normalmente questi animali di grande taglia avevano la caratteristica di essere piuttosto tranquilli ed ecco allora proliferare morsi dalle leve lunghissime ed altrettanto lunghi ed acuminati speroni per stimolarli ad essere più reattivi.
Fu con l’avvento delle armi da fuoco, che per il cavallo iniziarono tempi migliori, le armature ormai divenute inutili lasciarono il posto a bardature più leggere, iniziava una equitazione di scuola che seppur inizialmente applicata dai militari, si sarebbe poi diffusa ed avrebbe gettato le basi dell’ equitazione moderna.