"Sono Grande non di fatto, ma di nome. Sono nato sotto la corte di un piccolo vessillo di Calradia, mio padre apparteneva ad una piccola casata di conti che hanno sempre servito fedelmente gli Swadia. La mia storia dellla mia infanzia è molto confusa: ricordo comunque di un giorno in cui venni svegliato in tutta fretta da mia madre, che diceva che dovevo fuggire e scappare in fretta. Tutto ciò che ricordo è il castello di mio padre, dove passai tutta la mia infanzia, in fiamme...
Solo ora, al fianco di un valoroso gruppo di uomini appartenenti alla vecchia Swadia, mi rendo conto che è tempo di sanare i conti, vi chiederete "Sanare i conti con chi?" ebbene, gli Swadia...Si sono stati proprio loro ad attaccare e tradire mio padre...Ed ora io sono qui pronto, pronto per sconfiggere chiunque intralci il mio cammino. Ogni giorno affrontavo avversari diversi con la mia magnifica Spada e la mia affilata Lancia, fendendo e uccidendo disertori, carovane e partecipando a tornei alla ricerca di ricchezze per coprire le spese d'equipaggiamento. D'un tratto il re dei Rhodok mi contatta, io decido di accettare la sua udienza,accettai di divenire il suo mezzo per ottenere la vittoria contro gli Swadia, accecato dalla mia sete di vendetta.Ebbene solo ora al fianco dei 2 più grandi esponenti Rhodok alla testa di un esercito di 500 uomini,mi rendo conto che il mio obbiettivo è proprio davanti a me, il re, il malvagio re degli Swadia, tutto ciò che rappresenta il male è proprio qui.. Nel campo di battaglia.. egli dovrà conoscere il dolore e la sofferenza che io ho covato per tutto questo tempo, eccolo lo sento più vicino, schivando frecce e sconfiggendo ogni nemico che tenta disperatamente di fermare la mia inarrestabile carica..Lo vedo è proprio lì che brandisce la sua spada e cavalca sul suo cavallo bardato, i 2 cavalli cozzarono con grande fragore, rilasciando il primo affondo colpisco la spalla del Re, che subito risponde con un rapido fendente da sinistra, con una rapida parata e una rapida successioni di colpi ci ritroviamo entrambi appiedati, faccia a faccia, intorno a un muro di cadaveri e minacciati da un nugolo di frecce,giunge il tanto atteso colpo decisivo, lanciando un colpo dall'alto colpisco violentemente l'elmo del Re, che cade a terra ferito..Avevamo vinto, gli uomini tutti intorno a me gioiosi festeggiavano soavemente e i Lord rapidamente discutevano sul da farsi e pensavano alla famigerata riconpensa.Decisi di lasciare in vita il Re, lo catturai e lo rinchiusi persempre nel mio unico possedimento un castello. Non rimorso per ciò che ho fatto lo rifarei ancora,dato che la vendetta che tanto ambivo è stata finalmente completata,in questo breve tempo di pace mi ritirerò al mio castello, dove credo, e spero che la tanta agognata pace sia giunta...
"Le cronache di Lord Grande"